Benedetto XVI ha parlato più volte di Pier Giorgio con i giovani, e lo ha citato tra i santi devoti all’Eucaristia nella sua esortazione apostolica Sacramentum caritatis, al n. 94, proponendolo come esempio al popolo cristiano in compagnia di altri diciassette grandissimi santi e beati dall’antichità ai giorni nostri.
Il primo discorso in cui papa Benedetto XVI ricordò la figura di Pier Giorgio fu in occasione dell’Udienza generale del 5 luglio 2006
«Ieri abbiamo celebrato la memoria liturgica del beato Piergiorgio Frassati. Il suo esempio di fedeltà a Cristo susciti in voi, cari giovani, propositi di coraggiosa testimonianza evangelica»
L’anno seguente ricordo Pier Giorgio all’Udienza Generale 4 luglio 2007
«Celebriamo oggi la memoria liturgica del beato Piergiorgio Frassati. Il suo esempio vi rafforzi, cari giovani, nel testimoniare il Vangelo in ogni circostanza della vita; aiuti voi, cari malati, ad offrire le vostre quotidiane sofferenze, perché si realizzi nel mondo la civiltà dell'amore; e sostenga voi, cari sposi novelli, nel costruire la vostra famiglia sulla solida base dell'intima unione con Dio.
Alla fine, però, potrebbe rimanere nel nostro cuore la domanda se veramente è possibile vivere nella gioia anche in mezzo alle tante prove della vita, specialmente le più dolorose e misteriose, se veramente seguire il Signore, fidarci di Lui dona sempre felicità»
Udienza Generale 8 luglio 2009
«Cari giovani, so che molti di voi approfittano del tempo estivo per vivere un’esperienza significativa di spiritualità e di servizio: vi incoraggio in questo e vi addito l’esempio di un vostro coetaneo, il beato Piergiorgio Frassati».
XXV Giornata Mondiale della Gioventù, 22 febbraio 2010
«Tenendo fisso lo sguardo alla vita eterna, il Beato Pier Giorgio Frassati, morto nel 1925 all'età di 24 anni, diceva: “Voglio vivere e non vivacchiare!” e sulla foto di una scalata, inviata ad un amico, scriveva: “Verso l’alto”, alludendo alla perfezione cristiana, ma anche alla vita eterna.
Cari giovani, vi esorto a non dimenticare questa prospettiva nel vostro progetto di vita: siamo chiamati all’eternità. Dio ci ha creati per stare con Lui, per sempre. Essa vi aiuterà a dare un senso pieno alle vostre scelte e a dare qualità alla vostra esistenza».
Incontro con i ragazzi e i giovanissimi dell'Azione cattolica italiana (30 ottobre 2010)
«Del resto, nell’Azione Cattolica, avete tanti esempi di amore genuino, bello, vero: il beato Pier Giorgio Frassati, il beato Alberto Marvelli; amore che arriva anche al sacrificio della vita, come la beata Pierina Morosini e la beata Antonia Mesina».
Incontro con giovani della diocesi di San Marino-Montefeltro (Pennabilli, 19 giugno 2011)
«Non cedete a logiche individualistiche ed egoistiche! Vi conforti la testimonianza di tanti giovani che hanno raggiunto la meta della santità: pensate a santa Teresa di Gesù Bambino, san Domenico Savio, santa Maria Goretti, il beato Pier Giorgio Frassati, il beato Alberto Marvelli – che è di questa terra! – e tanti altri, a noi sconosciuti, ma che hanno vissuto il loro tempo nella luce e nella forza del Vangelo, e hanno trovato la risposta: come vivere, che cosa devo fare per vivere».
XXVII Giornata Mondiale della Gioventù, 15 marzo 2012
«La risposta ci può venire da alcune esperienze di giovani come voi che hanno trovato proprio in Cristo la luce capace di dare forza e speranza, anche in mezzo alle situazioni più difficili. Il beato Pier Giorgio Frassati (1901-1925) ha sperimentato tante prove nella sua pur breve esistenza, tra cui una, riguardante la sua vita sentimentale, che lo aveva ferito in modo profondo. Proprio in questa situazione, scriveva alla sorella: «Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la Fede mi darà forza sempre allegro! Ogni cattolico non può non essere allegro... Lo scopo per cui noi siamo stati creati ci addita la via seminata sia pure di molte spine, ma non una triste via: essa è allegria anche attraverso i dolori» (Lettera alla sorella Luciana, Torino, 14 febbraio 1925). E il beato Giovanni Paolo II, presentandolo come modello, diceva di lui: «era un giovane di una gioia trascinante, una gioia che superava tante difficoltà della sua vita» (Discorso ai giovani, Torino, 13 aprile 1980)».