I papi della vita di Pier Giorgio

Durante la breve vita di Pier Giorgio ci furono quattro papi.

Il primo, papa Leone XIII, fu eletto nel 1878 ed era papa al momento della nascita di Pier Giorgio, nel 1901. 

La sua enciclica Rerum novarum, pubblicata nel 1891, ebbe un effetto profondo su Pier Giorgio. Fu la prima delle grandi encicliche sociali a trattare i diritti e i doveri del capitale e del lavoro e a riconoscere la dignità umana del lavoratore. Gli sforzi del beato Pier Giorgio a sostegno della classe operaia sono ben documentati. Anche la sua scelta di carriera come ingegnere minerario derivava dal desiderio di lavorare tra i più poveri e di servirli.

Quando Pier Giorgio aveva appena due anni, entrò in carica papa san Pio X . Uno dei cambiamenti attuati durante il suo pontificato fu molto significativo per Pier Giorgio. Pio X consigliò a tutti di ricevere la Santa Comunione ogni giorno, se possibile, e raccomandò che i bambini facessero la prima Comunione non molto tempo dopo aver raggiunto l'età della ragione (circa sette anni). Fino ad allora, era prassi aspettare la cresima, intorno ai dodici anni o più. Ricevere ogni giorno l'Eucaristia divenne parte della vita sacramentale di Pier Giorgio fin da ragazzo.

Papa Benedetto XV succedette a Pio X nel 1914. Egli ebbe un'influenza particolare anche su Pier Giorgio. Nel 1922, Pier Giorgio organizzò una lotteria per raccogliere fondi per il suo Circolo «Cesare Balbo». Il Papa donò un oggetto alla lotteria che Pier Giorgio finì per vincere. Ne scrisse in una lettera alla madre e alla sorella il 21 febbraio di quell’anno: «Io ho avuto la fortuna immensa di vincere il dono di S.S. Benedetto XV...». Il dono era un'immagine della «Madonna della Seggiola» in una teca con ante apribili, e il Papa l'aveva inviata alla lotteria pochi giorni prima della sua morte, avvenuta a gennaio. Pier Giorgio la conservò gelosamente per tutta la vita, e, quando ricevette l’ultima Comunione, quell’immagine la volle vicino a sé sull’altare improvvisato, nella sua camera da letto a Torino. Oggi è visibile nella sua camera da letto, che ora si trova nella villa di famiglia a Pollone. 

Nel 1922 si insediò papa Pio XI, che diede un grande impulso all'Azione Cattolica, di cui Pier Giorgio fu un membro convinto e impegnato. Nelle sue lettere citava spesso gli sforzi di papa Pio XI per promuovere la pace.

Ognuno dei quattro papi che hanno accompagnato la vita di Pier Giorgio ha avuto un ruolo nella sua formazione spirituale. A sua volta, Pier Giorgio aveva un grande amore per il papa. Nell'aprile del 1922, scrisse all'amico Mario Bergonzi, che viveva a Roma: «Caro Mario, vorrei essere al tuo posto per vedere ogni tanto il Santo Padre, tu sai come io ami il Papa, vorrei fare qualche cosa per lui ma non potendo prego ogni giorno, affinché Gesù gli dia tante consolazioni e benedizioni. Evviva il Papa, evviva. Pier Giorgio Frassati».