L'Azione cattolica

29 luglio 1923. Padrino della bandiera della Gioventù Cattolica a Pollone.

Il 14 maggio 1922, Pier Giorgio si iscrive al circolo «Milites Mariae» della Società̀ della Gioventù̀ Cattolica Italiana (ramo maschile dell’Azione Cattolica) presso la sua parrocchia della Crocetta, a Torino. 

Motto della Gioventù̀ Cattolica è: Preghiera, Azione, Sacrificio. Tre parole che riassumono l’impegno quotidiano dei suoi aderenti. Pier Giorgio trova in esse lo specchio del suo modo di essere. 

Egli è davvero un uomo di preghiera, in continuo colloquio con Dio nelle liturgie comunitarie e nel segreto della sua camera. 

È un uomo di azione, per cui le parole contano per quello che significano e, quando sono inutili, sceglie di tacere; sa che saremo giudicati per quanto avremo testimoniato il Vangelo in parole e in opere, e cerca di essere fedele a questo compito. 

È un uomo di sacrificio, che non esita di fronte alla rinuncia di qualcosa se ciò̀ gli permette di servire Dio, di fare del bene. 

Per Pier Giorgio la Gioventù̀ Cattolica è sentirsi uniti dagli stessi ideali, dagli stessi sogni, dagli stessi impegni. È potersi aiutare a vicenda ad essere fedeli, a crescere. 

Pier Giorgio crede fortemente nell’associazionismo. Nel luglio del 1923, quando a Pollone, il paese d’origine dei genitori in cui i Frassati hanno una villa luogo di molte vacanze, viene fondato il circolo della GC, gli viene chiesto di essere padrino della bandiera. 

Della Gioventù̀ Cattolica sente l’importanza della dimensione nazionale. I grandi raduni lo entusiasmano, e se può̀ vi partecipa. Ama stringere rapporti con i giovani di regioni lontane. La fede è un legame più̀ forte di qualsiasi distanza. 

Nel 1921 è a Ravenna per il congresso di Pax Romana, poi a Roma per il grande congresso della GC, dove è protagonista della difesa della bandiera del «Cesare Balbo» dalle guardie regie. Nel 1923 il congresso eucaristico di Genova e il congresso della GC a Novara sono alcune delle occasioni di raduno offerte ai giovani cattolici a cui Pier Giorgio può̀ partecipare. Altre volte dovrà̀ a malincuore rinunciare: anche qui, scegliendo il sacrificio.

Molto entusiasmo regnava nei petti dei bravi giovani e più̀ di mille fratelli e sorelle erano accorsi qui a Pollone per fare onore a queste nuove bandiere. Credo che a Pollone non vi era stato un entusiasmo così da parecchi anni: ora i 2 circoli sono abbastanza fiorenti. Ora resta da far molto e il lavoro più arduo per poter far fiorire accanto a questi 2 circoli le organizzazioni sorelle cioè̀ quella degli uomini cattolici e quella delle donne cattoliche; ma non dobbiamo spaventarci ed aver sempre fiducia nella bontà̀ di Dio il quale ci darà l’Aiuto necessario per poter far sorgere queste 2 importanti branche dell’Azione Cattolica. 

Lettera a Antonio Severi – 2 agosto 1923 

 

Noi dobbiamo temprarci per essere pronti a sostenere le lotte che dovremo certamente combattere per il compimento del nostro programma e per dare così in un non lontano avvenire alla nostra Patria giorni più̀ lieti ed una società̀ moralmente sana. Ma per tutto ciò̀ occorre: la preghiera continua per ottenere da Dio quella grazia senza della quale le nostre forze sono vane; organizzazione e disciplina per essere pronti all’azione al momento opportuno ed infine sacrificio delle nostre passioni e di noi stessi, perché́ senza di esso non si può̀ raggiungere lo scopo. 

Ai soci del Circolo «Milites Mariae» – 30 ottobre 1922