di Antonio Martino - Alla vigilia della canonizzazione del Beato Pier Giorgio Frassati, l’Azione cattolica italiana propone un percorso di riflessione e preghiera per riscoprire la forza di una santità che continua a interpellare la Chiesa e il mondo. Sabato 6 settembre 2025, alle ore 17, presso la LUMSA di Roma, si terrà il convegno pubblico Dentro la vita, dentro la storia. La santità di Pier Giorgio Frassati, con la partecipazione di voci autorevoli del mondo ecclesiale e civile, cui seguirà in serata una veglia di preghiera nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini.
Il programma stesso suggerisce le vie attraverso cui la figura del giovane torinese, “uomo delle otto Beatitudini” come lo definì Giovanni Paolo II, rimane sorprendentemente attuale: l’amicizia, la pace, la giustizia sociale. Temi che non appartengono solo alla sua biografia, ma che attraversano anche il vissuto dei nostri giorni, segnati da conflitti, solitudini e diseguaglianze.
Un sentiero di santità laicale
L’amicizia. Roberto Falciola, vicepostulatore della causa di canonizzazione, ricorderà come l’amicizia fosse per Frassati non solo un legame umano, ma un luogo privilegiato di evangelizzazione e sostegno reciproco. La sua “compagnia dei Tipi loschi” resta un segno concreto di come la fede si comunichi attraverso legami sinceri e gioiosi. In un tempo di relazioni fragili e solitudini digitali, la sua capacità di costruire comunità è una lezione urgente.
La pace. Luca Liverani, giornalista di Avvenire, e Rosanna Tabasso, presidente del Sermig, rifletteranno sul desiderio di pace che animava Frassati, capace di unire preghiera e impegno sociale. In un mondo lacerato da guerre e tensioni internazionali, la sua voce richiama alla responsabilità di ciascuno: la pace non è un sogno vago, ma un cammino concreto che parte dal riconoscere l’altro come fratello.
La giustizia sociale. Tatiana Giannone, di Libera, e Irene Ioffredo, del Dicastero per lo sviluppo umano e integrale, mostreranno come la sete di giustizia di Frassati resti attualissima. La sua scelta di stare accanto ai poveri, di condividere tempo, risorse ed energie, interpella la coscienza di un laicato che vuole essere sale della terra. Le diseguaglianze di oggi, il grido dei migranti, le ferite del lavoro precario e della marginalità trovano in lui un modello di giovane che non si rassegna all’ingiustizia, ma sceglie di agire.
Non fu un eroe solitario né un santo “perfetto”
Il convegno sarà introdotto dal presidente nazionale di Ac, Giuseppe Notarstefano, e arricchito dal contributo del cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi. A presiedere la veglia sarà mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale di Ac.
Pier Giorgio Frassati non fu un eroe solitario né un santo “perfetto”, ma un ragazzo immerso nella sua epoca, con passioni vive – dalla montagna alla politica, dal servizio ai poveri alla vita universitaria – che seppe orientare verso Cristo. E qui sta la sua modernità: mostrare che la fede non è fuga dalla realtà, ma immersione piena “dentro la vita, dentro la storia”.
Per i giovani dell’Azione cattolica, Frassati resta un compagno di strada: invita a non accontentarsi di una vita comoda, ma a scegliere “il meglio”, a puntare in alto, a costruire relazioni autentiche che diventano fraternità. Per gli adulti, è una provocazione a vivere la laicità cristiana non come adattamento al mondo, ma come impegno responsabile nelle dinamiche sociali e politiche. Infine, per i ragazzi, Frassati è la dimostrazione che la santità non è riservata a chi ha più anni o competenze, ma è possibile fin da subito, nella concretezza della scuola, dell’amicizia, dello sport e del giuoco.
Il segreto della sua santità: l’amore per Cristo
Come ricorda il sito ufficiale a lui dedicato, il segreto della sua santità era radicato in una sorgente semplice e inesauribile: l’amore per Cristo, alimentato dall’Eucaristia e dalla preghiera quotidiana. Da lì scaturiva l’energia che lo portava a unire spiritualità e azione, contemplazione e servizio, gioia e sacrificio.
Nel cuore del Giubileo, questo appuntamento dell’Azione cattolica non è solo un atto di preparazione alla canonizzazione, ma un segno di rinnovato impegno: lasciarsi guidare dall’esempio di Pier Giorgio, che con il suo motto Verso l’alto invita ancora oggi a non fermarsi, a non accontentarsi, a camminare insieme con lo sguardo rivolto al cielo e i piedi ben piantati nella terra.
Il convegno sarà trasmesso online sul canale YouTube dell’Azione Cattolica Italiana.
Su Zoom si potrà seguire anche con traduzione simultanea in inglese e spagnolo

Articolo pubblicato su azionecattolica.it