Un appuntamento che l’Azione cattolica italiana ha fortemente voluto, a poche ore dalla canonizzazione di Frassati. Un percorso di riflessione e preghiera per riscoprire la forza di una santità che continua a interpellare la Chiesa e il mondo. Così, sabato 6 settembre, presso la Lumsa di Roma, si è tenuto il convegno pubblico Dentro la vita, dentro la storia, a cui è seguito in serata una veglia di preghiera nella basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini, presieduta da Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale di Ac. L’uomo delle otto beatitudini, come lo definì Giovanni Paolo II, parla ancora agli uomini e alle donne di questo tempo: l’amicizia, la carità, la gioia. Temi che non appartengono solo alla sua biografia, ma che attraversano anche il vissuto dei nostri giorni, segnati da conflitti, solitudini e diseguaglianze.
Amicizia, carità e gioia. La via per non vivacchiare
Roberto Falciola, vicepostulatore della causa di canonizzazione, ha ricordato come l’amicizia fosse per Frassati non solo un legame umano, ma un luogo privilegiato di evangelizzazione e sostegno reciproco. Quella compagnia che lui fondò dei Tipi loschi, un po’ irriverente, resta un segno concreto di come la fede sa attivare legami sinceri, duraturi e gioiosi. In un tempo di relazioni fragili e solitudini digitali, la sua capacità di costruire comunità è una lezione urgente.
Luca Liverani, giornalista di Avvenire, e Rosanna Tabasso, presidente del Sermig, hanno riflettuto sul desiderio di pace che animava Frassati.
Tatiana Giannone, invece, di Libera, e Irene Ioffredo, del dicastero per lo Sviluppo umano e integrale, hanno ribadito come la sete di giustizia di Frassati resti attualissima.
La Chiesa ha bisogno di questa santità: più volte sono risuonate nel convegno queste parole. Lo stare accanto ai poveri, di condividere per loro tempo, risorse ed energie, interpella la coscienza di un laicato che vuole essere sale della terra. Ha concluso il convegno una riflessione del cardinale Marcello Semeraro, prefetto del dicastero delle Cause dei Santi, il quale ha messo in risalto come le virtù, se non sono vissute con gioia, non sono autentiche. Una preghiera e un incontro pubblico, entrambi partecipati da numerose persone, per prepararsi alla giornata seguente, alla festa in piazza San Pietro. Per vivere e non vivacchiare, come diceva sempre il giovane, ora santo, Pier Giorgio.
*Dentro la vita, dentro la storia è stato pubblicato su Segno nel mondo inserto di Avvenire martedì 9 settembre